Ambiente: Goletta Verde boccia la Sicilia

Ambiente: Goletta Verde boccia la Sicilia

Meta di masse di turisti, apprezzata per il mare quanto per le attrattive storico-archeologiche, eppure le lacune ambientali della Sicilia sono ancora troppo gravi. A metterle a nudo Legambiente che con la sua Goletta Verde ha monitorato ben 26 punti del mare isolano, in 17 dei è stata riscontrata la presenza di cariche batteriche elevate, anche più del doppio dei limiti imposti dalla normativa.

Il giudizio dell’associazione ambientalista  sul mare siciliano è dunque quello di “fortemente inquinato” e nel mirino ci sono sempre gli scarichi di depuratori che “evidentemente” continuano a non funzionare a dovere, canali, foci di fiumi e torrenti.

I luoghi più inquinati della Sicilia in prossimità dei siti turistici

Ad aggravare la situazione il fatto che i luoghi più inquinati siano quelli in prossimità dei punti di interesse.

Rispetto ai 17 punti che abbiamo giudicato fortemente inquinati – spiega Mariateresa Imparato, portavoce di Goletta Verde – in ben dieci casi ci troviamo in prossimità di luoghi che registrano un’affluenza media di bagnanti e in alcuni casi addirittura alta, nonostante in alcuni casi ci siano anche i cartelli di divieto di balneazione.

Una situazione non più tollerabile e che rischia di compromettere le bellezze naturali della Sicilia secondo Legambiente, a danno dell’intero sistema turistico.  Il paradosso, sempre secondo Legambiente , è che sul fronte della depurazione i fondi erano disponibili, ma non si è stati in grado fino ad ora a spenderli.

Ecco le spiagge finite nel mirino tra Palermo, Messina, Gela e Agrigento

Ecco l’elenco delle spiagge rischiose: la spiaggia tra la Capitaneria e il vecchio oleificio al porto di Termini Imerese,  piano Stenditore a Santa Flavia, la Bandita di Palermo, foce Nocella, in contrada San Cataldo, tra Terrasini e Trappeto, lo scarico fognatura di Terrasini, nei pressi della diga foranea del porto; lo sbocco dello scarico di fronte corso Mattarella a Villa Grazia di Carini, lo sbocco del depuratore presso la foce del torrente Chiachea, sempre a Carini e alla foce del torrente Pinto a Trappeto.

In provincia di Messina è risultato fortemente inquinato il prelievo effettuato alla foce del torrente (o Patrì) in località Cantone, così come il campionamento effettuato alla foce del fiume Alcantara, in località San Marco, che segna il confine tra le province di Messina e Catania.

Bollino rosso nel catanese per il campionamento allo sbocco dello scarico fognario all’inizio del lungomare Galatea e a Siracusa alla foce del canale Grimaldi, al Porto Grande. Due campionamenti ‘fortemente inquinati’ anche in provincia di Trapani: alla foce del canale nei pressi dello scarico del depuratore nella frazione di Marinella di Selinunte a Castelvetrano e alla foce del fiume Delia a Mazara del Vallo. A Gela (provincia di Caltanissetta) fortemente inquinato il prelievo alla foce del fiume Gattano, in località Macchitella, e due punti non hanno superato l’esame in provincia di Agrigento, la spiaggia a valle del depuratore a Licata e alla foce del torrente Canzalamone a Sciacca.

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